Palazzo Comunale Pistoia

Palazzo comunale Pistoia

Gli inizi dei lavori che hanno dato vita al Palazzo Comunale di Pistoia, risalgono intorno al 1294. In questi anni il podestà di Pistoia era Giano Della Bella, che volle la costruzione di questo edificio per ospitare il consiglio degli anziani e il gonfaloniere di giustizia. Oggi, al suo interno, è possibile ammirare varie mostre, tra cui un’opera di Marino Marini e il Museo Civico insieme al Centro di Documentazione di Giovanni Michelucci. Lo stile di tutto l’edificio indica un carattere gotico di base, con forti impronte senesi. Sono infatti molte le similitudini con il Palazzo di Magia a Siena, come ad esempio le ampie finestre e la spinta degli archi che servono per imprimere scioltezza a tutto l’edificio.

La facciata del Palazzo Comunale di Pistoia è completamente in pietra serena.  Sopra ogni arco vi è uno stemma: nell’arco centrale è scolpito quello dei guelfi, a destra vi è lo stemma cittadino, a sinistra il giglio di Firenze, mentre in alto a sinistra vi sono i gigli di Carlo d’Angiò. Sulla parete a destra del balcone centrale troviamo una testa in marmo sovrastata da una mazza. Sono molte le teoria che riguardano la persona raffigurata, alcuni pensano appartenga a Museto II, vinto nella guerra delle Baleari proprio da un pistoiese, altri invece pensano appartenga al più grande traditore di Pistoia: Filippo Tedici. Ci sono anche altri simboli che rappresentano le armi medicee con simboli pontifici in onore di papa Leone X e di Clemente VII.

Inizialmente il palazzo si presentava diversamente da ora. Nel cortile centrale vi era un serraglio per rinchiudervi un leone donato al comune intorno al 1370. Lo stesso serraglio che rinchiuse  un orso, uno degli ultimi esemplari della montagna pistoiese, ora simbolo della città. Nelle stanze del primo piano si trovavano gli uffici della cancelleria e l’archivio che occupava ben nove stanze. Nei vani superiori abitavano gli anziani e vi fu ospite anche Carlo V nel 1536.

Sale principali

  • Sala maggiore: antica sala di riunioni e di consiglio è la più grande di tutto il palazzo. Nella parete a mezzogiorno si trova il grande affresco di scuola giottesca, attribuito a Giovanni di Bartolomeo Cristiano, con la Vergine in trono e i santi Zeno e Jacopo protettori della città. L’orso col mantello a scacchi è poi stato aggiunto nel 1360. Alla parete è posta la grande “residenza” in noce intagliata dai fratelli Mati, un’opera di assoluto rilievo per l’arte cinquecentesca delle così dette arti minori. Sopra questa è posizionata una statua marmorea raffigurante lo stemma pistoiese. Un’importantissima opera è quella datata intorno al 1494, prima assegnata al Verrocchio, poi a Antonio del Pollaiolo, raffigurante lo stemma cittadino.
  • Sala Ghibellina: è una bella sala con due bifore, vi si tiene il Consiglio Comunale. Sulla parete nord colpisce subito la “sinopia” scoperta durante un restauro. E’ una vasta composizione che occupa tutta la parete, caratterizzata da uno schema “centrato”, voluto dai più grandi maestri toscani. Nella parete di fronte troviamo una scultura raffigurante Grandone de’ Ghisilieri (capitano pistoiese) e, fra le due finestre, la lapide della principessa Camilla Rospigliosi Pallavicini.
  • Cappella Sant’Agata: sala dedicata alla protettrice della città. Il 5 febbraio, per antica tradizione, il comune la ricordava con una funzione religiosa alla quale partecipavano ragazze in vesti bianche coronate d’olivo che recavano all’altare il Gonfalone della città, lo stesso che le milizie avevano sventolato durante il combattimento a Porta Ripalta il 12 Dicembre 1313.

 

Orari Palazzo Comunale

GiorniOrario
Lunedì8-20
Martedì8-20
Mercoledì8-20
Giovedì8-20
Venerdì8-20
Sabato8-20
Domenica10-18


 Galleria immagini


Mappa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *