Vestizione di San Jacopo

San Jacopo, patrono di Pistoia, divenne tale solo dopo l’azione del vescovo Atto che nel XII secolo decise di sostituirlo al patrono precedente San Zeno.

La scelta non fu casuale, ma bensì un occasione per far diventare la città di Pistoia meta di pellegrinaggi e così facendo aumentare gli introiti e  il potere vescovile che stava scemando soppiantato dal potere comunale.

Il vescovo fece portare da Santiago di Compostela una reliquia di San Giacomo Maggiore facendolo diventare il santo patrono della città sotto il nome toscanizzato di San Jacopo.

Il culto popolare raffigura il santo accompagnato dagli attributi tipici del pellegrino : il bastone, la zucca, il largo cappello, la bisaccia e la conchiglia ma in particolare lo si ricorda per il suo particolare mantello rosso.

la tradizione Pistoiese tramanda da generazioni la novella che vede proprio Jacopo, prima di darsi alla vita religiosa, come uno scaltro sensale di cavalli .

Jacopo da giovane molto furbo e astuto, prometteva ai creditori di saldare il debito quando sarebbe arrivato il caldo e si sarebbe tolto il cappotto, in pistoiese ‘a tanto haldo”, così passavano le stagioni e all’arrivo della calura estiva  Jacopo, ancora avvolto dal suo pastrano di lana rossa, si rifiutava di pagare i creditori dicendo che il caldo tardava a venire.

Il culto di coprire la statua  del santo con il mantello rosso permane dal XIV secolo e per molti anni veniva posta il 24 Luglio una scultura lignea di fronte alla chiesa per la vestizione .

In seguito  venne poi sostituita con la statua di Andrea Vaccà, prima posta sul tetto del portico della Cattedrale, poi spostata in cima ai due acroteri.

Ogni anno la vestizione di San Jacopo che  è uno degli eventi più attesi dl luglio pistoiese si compone da un corteo in abiti d’epoca che sfila per le vie del centro, della benedizione del mantello da parte del vescovo ed in fine alla consegna ai vigili del fuoco per la vestizione.

 

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fonti immagini: quinewspistoia.it, iltirreno.it, lanazione.it

 

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