Oratorio di San Desiderio Pistoia

Affresco San Desiderio PistoiaIn passato l’oratorio era la chiesa di San Desiderio; le prime informazioni risalgono al 1300 circa, quando la chiesa faceva parte di un monastero femminile benedettino. Nel 1440 il monastero fu soppresso e dieci anni dopo il luogo fu trasformato in un ospedale per i pellegrini.

Nel 1515 il complesso fu riportato alla sua funzione originale di monastero e affidato alle suore francescane.

Nel periodo che va dal 1515 al 1574 (anno della morte del committente) fu realizzato un importante affresco da Sebastiano Vini.

Nel Novecento, durante la guerra, l’edificio fu usato come deposito.

L’affresco della ex chiesa di San Desiderio è considerato l’opera più importante di Sebastiano Vini e rappresenta il Martirio dei Diecimila, un episodio narrato nel Catalogus Sanctorum et gestorum eorum del vescovo Pietro de’ Natali. In particolare l’affresco riporta la storia del centurione Acacio, che con solo 9000 soldati, combattendo in nome di Cristo, riuscì a sconfiggere un esercito di 100000 uomini. Questa storia viene rappresentata da Vini senza un ordine cronologico preciso; i vari episodi sono distribuiti in diverse parti della scena.

Affresco della chiesa di San Desiderio

In questa opera viene raccontata la storia del comandante di centuria Acacio che venne inviato, accompagnato da novemila soldati, dagli imperatori Adriano e Antonino Pio in Armenia dove si trovò a combattere con centomila nemici. Nonostante fossero in minoranza, Acacio e i novemila, dopo l’apparizione di un angelo (foto 1) che preannunciò loro la vittoria solo se avessero combattuto in nome di Cristo; riuscirono a sconfiggere i ribelli. In seguito, sempre dallo stesso angelo, vennero mandati verso il monte Ararat sul quale verranno battezzati.

Gli imperatori, saputo della conversione, vogliono far abiurare la nuova fede ma non riuscendoci cercano di torturare i convertiti; così furono lapidati, ma miracolosamente le pietre che venivano scagliate tornavano verso chi le aveva appena tirate, così come i flagelli (foto 5-6). Alla vista di questi prodigi, altri mille uomini si convertirono, portando il numero dei martiri a diecimila.

Tra le altre torture ai cristiani venne ordinato di camminare a piedi nudi su dei chiodi, ma gli angeli riuscirono a raccoglierli prima del loro passaggio. In seguito, incoronati di spine, furono condotti sul monte Ararat e crocifissi.

Al centro dell’opera spicca il monte Ararat con alcuni martiri crocifissi, altri inchiodati e altri ancora legati a tronchi secchi, tutti raffigurati con un atteggiamento di sofferenza (foto 7). Gli angeli li soccorrono portando in cielo le anime dei defunti, mentre Dio Padre li benedice.

In primo piano sulla sinistra troviamo un baldacchino (foto 4) con i due imperatori Adriano e Antonino il Pio, riconoscibili dalla corona di alloro sulla testa. Di fronte a loro possiamo vedere i cristiani che proclamano la loro fede, mentre assistono alla scena i mille soldati che si uniranno al martirio. Al centro e a destra sono raffigurate le torture inflitte agli innocenti.

Sullo sfondo, in lontananza, sono rappresentati gli episodi iniziali di tutto il racconto:

  • l’angelo che appare ad Acacio e ai novemila annunciando la loro vittoria sul nemico e il futuro martirio
  • il battesimo dei soldati sul monte Ararat
  • la battaglia che li vede vittoriosi (foto 2)

Galleria immagini

L’ingresso all’Oratorio di San Desiderio di Pistoia è gratuito.

Orari di apertura dell’Oratorio di San Desiderio

apertoorari
lunedì8:15-13:30
martedì8:15-13:30
mercoledì8:15-13:30
giovedì8:15-13:30
venerdì8:15-13:30
sabato8:15-13:30
domenicachiuso

Chiuso il 1 gennaio, il 1 maggio, il 25 dicembre salvo aperture straordinarie.

Indirizzo:

Tel. 0573-24212

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