Palazzo Panciatichi (o del Baly) Pistoia

Il Palazzo Panciatichi, noto anche come Palazzo del Baly (Balì o Balj) costituisce l’unico esempio rimasto di palazzo privato medioevale a Pistoia. Si trova in Via dei Panciatichi, proprio nel centro storico di Pistoia, a pochi passi dal Duomo e da Piazza della Sala.

Storia del palazzo Panciatichi

3nqkf1478503784Il Palazzo Panciatichi fu abitato per molti secoli dalla famiglia pistoiese ghibellina, di cui porta il nome e conserva ancora oggi in un angolo dell’edificio il grande stemma.
Messer Vinciguerra di Astancollo Panciatichi, ricco mercante, rientrò in patria nel 1312, dopo il lungo periodo in Francia e nello stesso anno fece costruire  l’edificio i cui lavori terminarono nel 1322, che  riprendeva lo stile civile delle architetture francesi.

Il Palazzo Panciatichi, tipica casa-fortezza, rappresenta tutti gli elementi di questo periodo burrascoso: per gli uomini armati della Casa logge a piano terra, con sedili di pietra sul lato d’ingresso, merli guelfi e mura massicce a struttura continua.
Agli inizi del Quattrocento il palazzo ospitò per tre mesi Papa Alessandro V che per le incerte condizioni di salute sostò a Pistoia prima di raggiungere Bologna dove poi morì. Vi trovarono poi ospitalità a causa della pestilenza che imperversò a Firenze nella seconda metà del secolo personaggi di fama, tra cui i familiari di Lorenzo il Magnifico e alcuni membri della sua corte come il Poliziano. Questo testimonia quanto la famiglia Panciatichi fosse potente e come il palazzo rivestisse un ruolo di primo piano in città tanto quanto quello del Comune.

Il Palazzo, il 18 Agosto 1500, fu dato alle fiamme da una fazione rivale alla casata. Con il restauro del 1509, sembra per intervento di Ventura Vitoni, assunse un aspetto diverso (quello attuale), un po’ più rinascimentale. Ospitò ancora illustri personaggi come il Duca di Urbino.
Nel 1533 l’edificio passò in mano alla famiglia Cellesi, che aveva ricevuto la Commenda di Baly dell’Ordine di S. Stefano e da questo deriva l’altro nome del palazzo.
Durante la seconda guerra mondiale, il 24 Ottobre 1943, la costruzione fu colpita dalle bombe e successivamente Natale Rauty, pistoiese, restaurò l’edificio riportandolo alle sue linee originarie.

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