Chiesa di San Prospero e Filippo Pistoia

Chiesa Santi Prospero e FilippoIn angolo fra via Abbi Pazienza e via Bozzi, al piano sotto la Biblioteca Fabroniana, si trova la chiesa dedicata ai Santi Prospero e Filippo, un esempio di architettura barocca della città di Pistoia.

Fondata nel XII secolo, intitolata a San Prospero ed officiata da monaci benedettini, mantenne la sua struttura originaria fino al 1500, periodo in cui uno storico locale informa che l’edificio era diventato “una stanza da fieno”” quindi molto rovinata. Nel 1565 passò ai padri del Chiodo e nel 1610 venne affidata all’ordine di San Filippo Neri e nell’occasione il titolo di San Filippo venne aggiunto a quello di San Prospero. Nel 1622 su disegno del pistoiese Leonardo Marcacci, con il supporto economico della famiglia Rospigliosi, ebbe inizio un restauro totale della Chiesa.

Il lavoro sostanziale del profondo restauro fu opera di Giovanni Foggini, fiorentino, che nel 1720 definì l’aspetto e lo stile di tutto l’edificio. Negli stessi anni il cardinal Fabroni donò la sua collezione di libri alla curia pistoiese con la condizione che fosse collocata in una biblioteca aperta al pubblico, e a tal fine fece restaurare il vasto ambiente sopra la chiesa di San Prospero e Filippo e vi fece aggiungere uno scalone di accesso laterale.

La Chiesa di San Prospero e Filippo di Pistoia è caratterizzata da una facciata divisa in due parti da un alto cornicione a forte aggetto. Alla base un alto zoccolo percorre tutto l’edificio e, sul fianco ovest, in via Bozzi, c’è un grande timpano triangolare. Sulla stessa parete si notano due frammenti dell’antico edificio: un “occhio” ripreso a conci bianco-neri e un motivo a ruota, con un fragile intaglio di foglie minute, analogo alle decorazioni romaniche sparse in vari altari della città.

L’interno della Chiesa di San Prospero e Filippo, a navata unica, è in stile tardo-barocco con pesanti altari e colonne massicce. Volta e pareti sono interamente coperte da decorazioni pittoriche (tele ed affreschi) e plastiche (marmi e stucchi formano balconi, transenne, colonne che si alternano a mensole, timpani, e lesene). In basso, fra gli altari si susseguono porte e confessionali lignei con ricchi intagli.

Meritano una particolare citazione gli affreschi della cupola, di Gian Domenico Ferretti e tele di notevole pregio, fra le quali la Flagellazione di Giovanni Lanfranco.

Orario apertura

GiornoOrario
Martedì9.00-12.00
Giovedì9.00-12.00

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