Villa Castello Smilea Montale

La Villa Castello Smilea sorge all’imbocco della valle dell’Agna lungo il tracciato romano della via Cassia Clodia, nei pressi della statio romana di Hellana. Sono presenti varie ipotesi sull’origine del nome ma la più probabile lo fa derivare da “sex milea” cioè sei miglia, la distanza della Villa da Pistoia.

La storia

L’edificio possiede una storia molto complessa in quanto nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni. Prima del XV secolo la Villa era stata una statio romana e successivamente era stata fortificata. I Longobardi furono molto interessati alla zona infatti nelle vicinanze del Castello costruirono l’Abbazia di San Salvatore in Agna che fu adibita a convento femminile.

Le prime notizie certe risalgono a un documento del 1427 che attesta la proprietà della Villa a Gabriello e Giovanni Panciatichi, questa famiglia probabilmente se ne era impossessata vedendo nella zona il centro nevralgico da cui partivano le derrate alimentari destinate ai pistoiesi, loro acerrimi nemici. In questo periodo si verificarono numerosi scontri tra la famiglia Panciatichi di Pistoia, filo fiorentina, e la famiglia dei Cancellieri, filo pistoiese.

Il fortilizio è situato in posizione strategica in quanto si trova in una posizione di confine. I Panciatichi nel corso del XV secolo tentarono di ingentilire il primo cortile con un porticato sorretto da colonne con capitello ionico. Il primo cortile è il cortile originario con al centro un pozzo. L’edificio è composto da due torri, una nord e una sud, e una torre ribassata che corre lungo il lato nord:forse l’architetto ritenne che tre torri avrebbero appesantito troppo la struttura.

Tra fine XV e metà XVI secolo si verificarono nella zona violenti battaglie tanto che il Granduca Cosimo I intervenne di persona per imporre la tregua. Nel 1611 i Panciatichi restarono senza eredi e la proprietà fu venduta alla famiglia Covoni. La famiglia fiorentina vide nell’agricoltura una fonte di ricchezza: fecero dunque costruire frantoi, stalle, cantine e un sistema di mulini.

Nel corso del XVIII secolo l’edificio fu modificato fino a ottenere la fisionomia attuale. In questo periodo i Covoni fecero realizzare il secondo cortile, dove si trovavano gli annessi, collegato al primo tramite una scalinata degradante e un corpo intermedio formato da una volta racchiusa tra due portoni.

Nel 1912, Maria Covoni, ultima erede della famiglia, si sposò con il principe Giuseppe Borghese. Durante la Prima Guerra Mondiale la struttura fu adibita a infermeria per soldati. Nel 1970 i Borghese decisero di vendere la Villa.

Gli ultimi anni

Nel 2003 il Comune di Montale acquistò il corpo più antico e nel 2004 iniziarono i lavori di restauro, terminati nel 2008. Dal 2009 il piano terreno è occupato dalla biblioteca comunale mentre al piano superiore tre sale ospitano una mostra permanente dell’artista montalese Jorio Vivarelli, sono anche presenti spazi espositivi per mostre temporanee e due saloni per le conferenze.

Da qualche anno la Villa ospita anche l’ufficio cultura del Comune.

                               Pillole di Arte

Nella Villa sono presenti due saloni affrescati risalenti all’inizio del XIX secolo che richiamano il gusto romantico, sono decorati con vegetazione e ruscelli: i proprietari volevano mostrare quanto in campagna si stesse bene.

Su una porta sono rappresentate due sfingi che evocano le imprese napoleoniche in Egitto.

 Curiosità

La torre nord, più antica, è stata realizzata secondo la lunghezza del braccio pistoiese (61 cm). Quando fu realizzata la seconda torre i Panciatichi si sentivano più potenti dei rivali e per sottolineare il loro predominio la vollero costruire secondo il braccio fiorentino (58 cm).

Il fantasma

Durante il XX secolo la Villa è stata per lo più disabitata e in questo periodo sono nate delle dicerie. Secondo molti l’edificio era abitato da un fantasma che aveva lasciato un segno su una porta. Attualmente si pensa che questa notizia fosse stata diffusa per evitare che i malintenzionati forzassero le porte del Castello e che il segno sulla porta sia stato realizzato da uno dei tanti soldati che erano passati dall’infermeria nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Orario

GiornoMattinaPomeriggio
Lunedì9.30-12.3015-19
Martedìchiuso15-19
Mercoledì9.30-12.3015-19
Giovedìchiuso15-19
Venerdìchiuso15-19
Sabato9.30-12.30chiuso
Domenicachiusochiuso

 *Orari riferiti all’apertura della biblioteca. Per maggiori informazioni su eventi, mostre e aperture speciali rivolgersi all’ufficio cultura del Comune: 0573/952234 -0573/952265, oppure visitare il profilo Facebook.

 Galleria immagini

Mappa

Foto prese dal sito del Comune di Montale e gentilmente concesse da Daniele Paolieri (Montale my love).

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